Stasera ho preso una quantità d’acqua fenomenale tornando a casa. Picchiava, cadeva a gocce pesanti e fredde, forti al punto da sentirle sulle protezioni della giacca. Mi sono accucciato sul serbatoio per proteggermi un poco dalle secchiate e ho sentito bene il rumore del motore che ronfava sornione. Il tepore di lei che mi regalava un po’ di conforto mentre il faro apriva la notte tra un miliardo di gemme che cadevano sulla strada lustra. E ho pensato che amo andare in moto, perché ti restituisce la vita senza filtri, senza protezioni, e così te la puoi gustare tutta.
Io l’ultima l’ho presa l’1 maggio, in abbinamento a freddo cane!
Ho visto un paio di video su youtube di personaggi che riuscivano a percepire il lato piacevola della pioggia in moto.
Uno addirittura, probabilmente con la complicità di qualche negroni a stomaco vuoto, se la spassava proprio alla grande. Eccolo:
Mi piace molto la frase “ci sono amici che pagherebbero oro per vivere questo momento”.
Io ho provato a vederla da quel punto di vista, ma… niente da fare: beccare la pioggia in moto mi fa sempre incazzare.
Se sono in autostrada, ticchettìo sul casco ha un certo fascino…e vabbè…
Ma se sono su strade piene di curve e/o rotonde e/o con possibilità di dover frenare improvvisamente, ecco che mi fa anche un po’ paura.
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Grazie Marco per la risposta.
Prerequisito: abbigliamento giusto. Se sei caldo e asciutto è tutto molto più piacevole.
Sulla guida: io sono uno che usa tutto il pneumatico.
Tutta la moto, tutta la sua ciclistica. Cavalletti pedane… tutto fresato.
Quando piove ti senti stupido, non ti fidi, pensi che se curvi di tre gradi cadrai inevitabilmente, che se freni inchiodi, se acceleri sbandieri.
Adesso ho abs e controllo di trazione, erogazione più dolce con una mappa dedicata e questo è bene.
Ma mi ricordo di quando presi acqua da Genova a Piacenza, in Val Trebbia.
Dopo mezz’ora in cui DEVI curvare, ascolti la tua moto e quello che ti dice, e prendi confidenza con lei con una sensibilità che devi per forza espandere.
E ti accorgi che una moto anche solo decenti con delle gomme decenti ha dei limiti sull’acqua molto superiori a quelli che pensiamo noi.
Parlo di asfalto già bagnato, non delle prime gocce che creano quella mortale emulsione nei temporali estivi. La riprova è che quando ti fermi le gomme sono calde e si asciugano da sole.
E la tua guida diventa morbida ed efficace, pieghi sotto l’acqua che cade e ti senti bravo, ti senti bene, la guida diventa un impegno e una soddisfazione, perchè non esistono una senza l’altro. Nella vita.
Un abbraccio,
Schwarz.
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Porca vacca.,..!
Hai mai pensato di fare lo scrittore, come secondo lavoro?
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Cmq io sono uno che usa la moto al 5% delle sue possibilità (della moto) 😀 😀
Del resto non mi sono mai considerato un gran pilota, ma un normale guidatore che fa turismo.
Prima di questa ho sempre avuto moto custom e ho grattato pedivelle e cavalletti solo perchè erano basse e stracariche 😀
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